Pasqua, per me, è sempre stata sinonimo di primavera, tavole imbandite e quel profumo inconfondibile di agnello che si diffondeva fin dal mattino. In casa nostra si preparava l’agnello al forno già all’alba: mia nonna metteva le mani nella marinatura mentre fuori il sole spuntava tra le finestre socchiuse. Era un rito. Si mescolavano spezie, scorze di limone, aglio, rametti di rosmarino e foglioline di menta fresca: l’essenza della festa.
Questa ricetta è un omaggio a quei momenti, ma anche un piccolo salto in avanti. Ho scelto di abbinarlo ai carciofi, teneri e amarognoli, che in primavera raggiungono il massimo splendore, e alle patate novelle, piccole e dolci, perfette per assorbire tutto il sugo della carne senza disfarsi. L’agnello si cuoce lentamente, quasi a scomparire nell’abbraccio del forno, mentre il suo aroma invade ogni angolo della cucina. È una di quelle preparazioni che parlano di attesa, di famiglia, di mani che si stringono a tavola.
Non è solo un piatto, è un messaggio: “Bentornata, primavera. Benvenuta, gioia.” E se è vero che il cibo ha il potere di unire, allora questo agnello è la sua promessa mantenuta. Un secondo piatto sontuoso ma semplice, che fa sentire a casa chiunque lo assaggi.

- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di riposo12 Ore
- Tempo di cottura1 Ora 30 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàPrimavera
Ingredienti
Passaggi
La magia di questo piatto comincia con una marinatura profumata. In una grande ciotola, sistema i pezzi di agnello e irrorali con il succo di un limone, un filo generoso di olio extravergine d’oliva, gli spicchi d’aglio schiacciati, il rosmarino spezzettato e qualche fogliolina di menta. Aggiungi sale, pepe e il vino bianco, mescola bene con le mani e copri. Lascialo riposare in frigorifero per almeno un’ora, ma se puoi anche tutta la notte, l’agnello diventerà ancora più aromatico e tenero.
Nel frattempo, prepara i carciofi. Se usi quelli freschi, elimina le foglie esterne più dure, taglia via le punte spinose e dividi i cuori in quarti, eliminando la barba interna se presente. Mettili in acqua acidulata con limone per non farli annerire. Lava bene le patate novelle e, se sono piccole, lasciale intere; in caso contrario, tagliale a metà.
Quando sei pronta per cuocere, preriscalda il forno a 190°C. In una teglia ampia, sistema l’agnello scolato dalla marinatura (ma non buttarla!), aggiungi le patate novelle e i carciofi scolati. Versa sopra la marinatura filtrata, un altro filo d’olio e, se ti piace osare, un cucchiaino di senape rustica o miele di castagno per un contrasto aromatico sorprendente.
Copri con alluminio e cuoci per 45 minuti. Poi scopri la teglia e prosegui la cottura per altri 25-30 minuti, finché tutto sarà ben dorato e caramellato. Ogni tanto, irrora la carne con il fondo di cottura.
Servi l’agnello ben caldo, su un piatto da portata, con le verdure distribuite tutt’intorno. E, se vuoi davvero stupire, grattugia sopra un po’ di scorza di limone fresco per un tocco finale che profuma di primavera.
Consigli
L’agnello al forno è un piatto che si presta a infinite sfumature: ogni famiglia ha la sua versione, ogni regione il suo segreto. Se vuoi dare un tocco più mediterraneo, puoi arricchire la teglia con qualche pomodorino confit o olive nere taggiasche: donano sapidità e colore al piatto. Oppure puoi sostituire il vino bianco con vino rosato per una nota più rotonda e delicata.
Chi ama i profumi speziati può aggiungere alla marinatura una punta di curcuma o un pizzico di cumino, trasformando il piatto in una sinfonia di aromi d’Oriente. E se vuoi esaltare il lato più rustico, prova a cuocerlo in una teglia di terracotta: mantiene meglio il calore e conferisce alla carne un sapore antico.
Per una variante vegetariana, mantieni patate e carciofi e aggiungi cipolle rosse a spicchi, finocchi e pomodori: una teglia di primavera che sarà comunque un trionfo.
Il trucco per un risultato perfetto? Non avere fretta. L’agnello ama la cottura lenta e affettuosa, quella che gli permette di rilasciare tutto il suo sapore e abbracciare le verdure nel suo sughetto dorato.
Infine, se ti avanza qualche porzione, non buttarla: l’indomani è ancora più buona! Puoi sfilacciare la carne e usarla per condire un piatto di pasta rustica o farcire una focaccia insieme a carciofi e provola affumicata.
Dosi variate per porzioni