Le costine di agnello fritte sono uno di quei piatti che sanno di festa, di convivialità, di mani unte e sorrisi autentici. Un piatto antico e semplice, che affonda le radici nella cucina contadina del Mediterraneo, dove nulla andava sprecato e ogni taglio di carne veniva esaltato con cura e passione. Le costine di agnello, in particolare, erano un piccolo lusso nelle campagne: tenere, succose, con quel sapore deciso che solo la carne di agnello giovane sa offrire.
Ricordo ancora le domeniche da bambina, quando la nonna le preparava per il pranzo di famiglia. Le marinava con limone, aglio e rosmarino, poi le passava nella farina e le friggeva in abbondante olio bollente. Il profumo invadeva tutta la casa, e noi bambini non stavamo nella pelle: erano croccanti fuori, morbidissime dentro, da mangiare rigorosamente con le mani. Un morso e si sentiva tutta la sapienza di una cucina tramandata da generazioni.
Oggi le ripropongo in chiave leggermente rivisitata ma sempre fedele allo spirito originario: un piatto rustico ma elegante, ideale per un pranzo domenicale o una cena sfiziosa con amici. E se volete sorprendere i vostri ospiti con un secondo irresistibile e ricco di carattere, le costine di agnello fritte sono la risposta giusta. Pronte a tuffarvi nei ricordi?

- DifficoltàFacile
- CostoCostoso
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
Ingredienti
Passaggi
La preparazione delle costine di agnello fritte è un piccolo rituale che profuma di limone e rosmarino. Inizia tutto la sera prima, se vuoi ottenere un sapore ancora più intenso. Prendi le costine e adagiale in una ciotola capiente. Spremi sopra il succo di un limone, aggiungi i due spicchi d’aglio schiacciati, un rametto di rosmarino spezzettato con le mani, un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe nero. Mescola bene con le mani, copri con pellicola e lascia riposare in frigo per almeno un’ora – meglio se tutta la notte.
Quando sei pronta per cucinare, porta le costine a temperatura ambiente. Tamponale leggermente con carta assorbente: devono essere ben insaporite, ma non troppo bagnate. Ora prepara una piccola catena di montaggio: in tre piatti metti rispettivamente la farina, le uova sbattute con un pizzico di sale, e il pangrattato (se vuoi, profumalo con un pizzico di paprika dolce o timo secco).
Passa ogni costina prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel pangrattato, premendo bene per far aderire la panatura. Scalda abbondante olio di semi di arachide in una padella dai bordi alti: deve essere ben caldo ma non fumante (170-180°C è perfetto se hai un termometro da cucina).
Friggi poche costine per volta, girandole delicatamente per ottenere una doratura uniforme. Bastano 3-4 minuti per lato. Quando sono pronte, scolale su carta assorbente e salale subito, mentre sono ancora bollenti.
Servile caldissime, magari su un piatto con carta gialla da frittura e qualche spicchio di limone fresco.
Consigli
Le costine di agnello fritte sono già di per sé un piatto completo e goloso, ma con qualche accorgimento diventano davvero memorabili. Ad esempio, per ottenere una panatura ancora più croccante, puoi aggiungere al pangrattato un cucchiaio di farina di mais fioretto o del pane grattugiato grossolanamente tostato. Se vuoi una variante più rustica, prova a passare le costine in una pastella leggera di farina e acqua frizzante prima di friggerle: il risultato sarà una crosticina più gonfia e dorata, perfetta per chi ama l’effetto “tempura”.
Un’altra variante molto apprezzata arriva dalla tradizione mediorientale: puoi insaporire la carne con un mix di spezie come cumino, coriandolo e un pizzico di cannella per un aroma avvolgente e speziato. Per chi preferisce un tocco erbaceo, menta e prezzemolo tritati finemente possono essere aggiunti direttamente al pangrattato.
E per accompagnarle? Patate al forno con rosmarino, insalata greca con cetrioli e feta, oppure una crema di yogurt e limone, perfetta per smorzare la ricchezza della frittura. Se avanzano – ma sarà difficile – puoi sfilare la carne dalle ossa e usarla per farcire un panino con verdure grigliate e maionese aromatizzata alla senape.
Ah, e non dimenticare: servile sempre bollenti, magari su un bel tagliere di legno rustico. Il contrasto tra la crosta croccante e la carne morbida è pura magia.
Dosi variate per porzioni